Articoli Culturali

Pillole di cultura marziale, a cura del M° Carlo Pedrazzini.

Fattore K+K

Un corso di karate non parte dal combattimento, tantomeno dalle forme: parte dai kihon (fondamentali). Nella prospettiva karate-educazione i fondamentali si dividono in due categorie distinte: una dedicata al kata (kihon-kata), l’altra al kumitè (kihon-kumitè), in modo da creare automatismi differenti a seconda della specialità, iniziando da subito a impartire insegnamenti diversi in relazione ai valori peculiari che esprimono le […]

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Fratelli gemelli

In un’intervista passata su Yoi, il Mº Shirai sottolinea che, ai tempi della propria formazione, solo lui stesso, insieme a pochi altri sempai, aveva partecipato e vinto sia nel kumitè che nel kata ai campionati nazionali giapponesi. Sono stato per una ventina d’anni allievo del m° Shirai, poi la vita mi ha portato altrove, ma insieme a molto altro ho

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Nei secoli dei secoli

L’idea orientale di Maestro diverge dalla visione occidentale, più legata a risultati accademici o sportivi. Quindi Maestro come costruttore di esseri umani piuttosto che insegnante di tecnica. Quest’ultimo tipo di “maestro” preferirei chiamarlo coach o mister. In una prospettiva di karate-educazione il metodo di allenamento deve mirare a migliorare il carattere, l’intelligenza e il livello morale dello studente, e l’obiettivo

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M di Maestro

Nell’articolo precedente spiegavo che il karatè-educazione è una prospettiva, non un nuovo stile, semmai un modo di fare che sfrutta il karatè come strumento educativo. Non importa se pratico Shotokan o Shito o Wado, piuttosto che il cosiddetto “karatè moderno”: la differenza la fa l’uomo, il suo metodo, i suoi obiettivi. Ne deriva che la figura centrale deputata a portare

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karate educazione

Karate-Educazione

Karate-educazione non è uno stile, bensì una prospettiva, che invita a interpretare l’insegnamento ai giovani come farebbe il buon padre di famiglia. Dunque in una direzione che porta a valorizzare temi che riguardano la crescita della personalità, l’autostima, e le varie capacità umane.., anche morali. In una parola l’equilibrio.  Come insegnanti dobbiamo considerare che i genitori non mandano i figli

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